Fisiokinesis Mogliano - News

 11/05/2021

Il dolore cronico non come sintomo ma come malattia

Il dolore cronico non come sintomo ma come malattia

Convivi ogni giorno con il dolore?
Soffri di dolore diffuso, generalizzato?
Il dolore è una costante nella tua vita?
Sei afflitto dal dolore da mesi/anni?
Senti dolore nella maggior parte delle tutte le attività che fai?


Secondo la nuova classificazione ICD (Classificazione Internazionale delle malattie) dell’OMS (in vigore dal prossimo 1 Gennaio 2022) il dolore cronico è considerato non più solo un sintomo ma una malattia vera e propria e perciò come tale deve essere affrontato e curato.

L’IAPS – International Association for the Study of Pain – stima che nel mondo una persona su cinque soffre di dolore cronico.
Il dolore cronico è un dolore persistente di lunga durata, continuo, ricorrente che interferisce a volte in modo molto invalidante nella vita quotidiana delle persone che ne sono affette.
Il dolore cronico è influenzato ed influenza l’aspetto fisico, emotivo e sociale delle persone che spesso non si sentono riconosciute e capite nella loro sofferenza in un circolo vizioso che provoca rassegnazione, demotivazione, sconforto ed apatia.

La sua corretta valutazione è essenziale per distinguerlo da altre patologie muscolo-scheletriche, neurologiche o reumatologiche (mal di schiena, emiplegia, neuroalgodistrofia, fibromialgia, artrosi, artrite, emicrania e cefalea, stanchezza, rigidità) che interessano persone di qualsiasi età.

Valutazione e cura del dolore cronico scaturiscono da un continuo scientifico, profondo dialogo tra il paziente e l’èquipe di professionisti (fisioterapista, psicologo, nutrizionista) che se ne prendono cura. L’èquipe, per aiutare il paziente a disegnare la propria esperienza del dolore a diventarne più consapevole e imparare a gestirla e modularla, effettua una valutazione evidenziando le due origini del dolore, la sua tipologia e la multidimensionalità dei fattori che lo influenzano.

Il paziente viene aiutato a conoscere le basi neuro scientifiche che danno origine al dolore cronico secondo le recenti scoperte scientifiche, a osservare e gestire i fattori che lo alimentano (stress, depressione, infiammazione, alimentazione, ipomobilità, fumo, alcol …). L’èquipe di professionisti attraverso il dialogo e la creazione di un rapporto di fiducia reciproca con il paziente impara a conoscere il paziente stesso ed il suo peculiare dolore mentre il paziente impara ad ascoltarlo, conoscerlo, modularlo sentendosi supportato costantemente dall’èquipe.

Curare il dolore cronico quindi significa da parte del paziente superare la passività, l’impotenza e la rassegnazione di fronte ad esso e da parte dei terapisti ascoltare e conoscere il paziente per attuare un trattamento personalizzato che corregga i comportamenti scorretti, promuova uno stile di vita adeguato alle proprie necessità (famigliari, lavorative, ambientali) per una migliore gestione e soprattutto autogestione del dolore.

In conclusione l’èquipe e il paziente grazie a dialogo e fiducia costruiscono il trattamento specifico per ogni singolo particolare dolore grazie a esercizi riabilitativi ed attività fisica adeguata/ personalizzata/ adattata, alimentazione ed eventuale assunzione corretta di integratori, gestione dello stress e delle emozioni, definizione degli obbiettivi da raggiungere, sviluppo delle strategie da utilizzare, programmazione delle attività quotidiane e delle abitudini personali per un recupero ottimale della propria salute e benessere.